Bertolt Brecht (1898–1956) è stato un drammaturgo, poeta e regista teatrale tedesco, noto soprattutto per aver rivoluzionato il teatro del XX secolo con le sue idee innovative, in particolare attraverso il teatro epico e il concetto di “Verfremdungseffekt” (effetto di straniamento o alienazione).
Elementi chiave della sua opera:
1. Teatro epico
Brecht si opponeva al teatro “borghese” o “drammatico” tradizionale, che secondo lui cercava di coinvolgere emotivamente lo spettatore in modo passivo. Il suo teatro invece voleva spingere il pubblico a riflettere criticamente sugli eventi rappresentati e sulle dinamiche sociali sottostanti.
2. Effetto di straniamento
Questo effetto aveva lo scopo di impedire l’identificazione emotiva totale dello spettatore con i personaggi o la storia. Si usavano tecniche come:
- Interruzioni narrative
- Commenti diretti al pubblico
- Canzoni e cartelli
- Scenografie minimali e visibilmente “teatrali”
3. Impegno politico
Brecht era marxista e usava il teatro come strumento di critica sociale. Le sue opere mettono spesso in discussione la giustizia, l’autorità, il capitalismo e l’ipocrisia della società.
Opere più note:
- “L’opera da tre soldi” (Die Dreigroschenoper, 1928) – con musiche di Kurt Weill; una satira feroce della società borghese.
- “Vita di Galileo” – riflessione sulla scienza, l’etica e il potere.
- “Madre Courage e i suoi figli” – tragedia pacifista che denuncia gli orrori della guerra.
- “Il cerchio di gesso del Caucaso” – favola teatrale sulla giustizia e la maternità.
Eredità:
Brecht ha influenzato profondamente il teatro moderno, sia sul piano estetico che politico. Le sue tecniche sono ancora oggi studiate e utilizzate, non solo nel teatro ma anche nel cinema, nella pedagogia e nella critica culturale.