La traccia “Tessitore del Tempo” di GL si configura come una profonda e toccante meditazione esistenziale, che affronta il tema del movimento continuo della vita e della ricerca di stabilità interiore.
L’opera cattura immediatamente l’ascoltatore (o il lettore, nel caso del testo) con l’immagine di una realtà in perenne mutamento: l’autore osserva le “strade che cambiano piano” e percepisce che “tutto si muove nel vento”. In questo contesto dinamico, la vita è assimilata a un intreccio di “fili sottili”.
Il cuore tematico del brano risiede nella ricerca incessante dell’equilibrio. L’autore esprime il tentativo di bilanciare stati fondamentali dell’essere: da un lato, cerca l’armonia tra “quello che tiene e quello che resta”, ovvero tra le forze che danno stabilità e ciò che permane nel tempo; dall’altro, si impegna a congiungere la conoscenza (“quello che so”) con la speranza (“quello che spera”).
Questa ricerca di armonia è splendidamente rappresentata attraverso la metafora del telaio. L’esistenza è vista come un processo di tessitura dove “il telaio gira la trama si intreccia”, guidato da un’entità superiore definita come “dio tessitore che segue la danza”. L’armonia emerge dall’accettazione del “ritmo che batte nel cuore del tempo”, un ritmo che determina come i “fili si incrociano rapidi lenti”.
Il ruolo dell’individuo in questo processo è quello di imparare a seguire il disegno, utilizzando “le mani che sanno quando fermarsi” per produrre una “stoffa che nasce da gesti precisi”. La traccia culmina in una nota di accettazione serena e pacifica: la consapevolezza che, nonostante il tumulto, “tutto si muove maestra in armonia”. Persino i momenti di difficoltà e conflitto sono destinati a risolversi naturalmente, poiché “i nodi si sciolgono piano da soli”.
“Tessitore del Tempo” è un’ode alla pazienza e alla fiducia nel processo della vita, un’opera che, attraverso la sua dolce melodia e il suo linguaggio evocativo, invita a trovare il proprio posto nel ritmo universale.
